Le vicende umane e podistiche a volte s’intrecciano e si sovrappongono, generando persone e campioni. E’ questo che abbiamo pensato, ripercorrendo le linee umane e podistiche di Giovambattista Audia, il quale nasce in Calabria, ma che trova modo poi di correre per l’Atletica Riccardi di Milano e che poi si radicalizza in Irpinia, divenendo perfino Presidente Fidal di Avellino. Eppure era nato a Palmi (RC), nel 1970,.iniziando a correre sull’altopiano della Sila. Immaginiamo le sue difficoltà, chiamiamole così, ambientali…
Ma dalla squadra che fu di Cova, Panetta & C., approda in Irpinia, 30 anni or sono; vi si stabilisce e si tessera con il Montemiletto Team Runners, divenendone perfino dirigente. Giovambattista è anche allenatore e si fregia di aver portato all’Atletica moltissimi e valenti ragazzi, in tutte le categorie giovanili. Ha messo cioè al servizio degli altri il suo notevole bagaglio tecnico e la sua pluriennale esperienza podistica. Non ci meravigliamo, perciò, se leggiamo i suoi personal best, conseguiti su strada e su pista. Sono risultati stratosferici:
3000 metri, 8’48”
5000 metri, 14’55”
10.000 metri, 31’ 11”
Mezza Maratona, 1h08’31”
Maratona, 2h26’45”
A proposito di maratone, ne ha corso a bizzeffe, in Italia e all’estero: New York (due volte), Boston, Berlino, Barcellona, Milano, Venezia, Firenze, eccetera.
Insomma, siamo al cospetto di un signor atleta e di una persona encomiabile, come solo i podisti di alto rango possono essere.
Ciao, Giovambattista, un forte abbraccio. E grazie per quello che fai.